Elenco dei prodotti per Produttore CASTELVEDER

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a tenuta Castelveder produce 80.000 bottiglie con l'uva proveniente dai vigneti che conservano ancora il loro nome di battesimo: il Ronco del Castellotto, la Madonna della Rosa, la Palazzina e il Cilinder, i Nulli e il Guast e Capelét.
Grappoli di Pinot e Chardonnay dalla carnosa trasparenza, Merlot, Barbera; Cabernet e Nebbiolo permettono a Castelveder di disporre di una materia prima della miglior qualità.

La storia di un'azienda è la storia delle persone che la guidano, è la storia di Renato ed Elena Alberti, che nel 1975, convinti che il segreto delle bollicine fosse nella loro terra, piantarono con fiducia le prime barbatelle. Frutto di questa avventura sono vini capolavori di armonia, scolpiti dalla natura, dalla tradizione, da incertezze, tentativi e ricerche,da costanza e pazienza per ottenere il meglio. Artefici del meritato successo Tiziano Franchi con la consulenza dell'enologo Teresio Schiavi. Lo stile Castelveder è unione di giovinezza e vecchiaia, di vinosità e freschezza, di continuità familiare che ha favorito una vera e propria cultura del "trasmettere".
I valori di Elena e Renato sono stati raccolti dalla nipote Camilla che conduce oggi l’azienda.

La cantina Castelveder, scavata nella bianca maiolica, è situata in quel pezzo di Lombardia romantica, fatta di collinette e piccole valli, dove la terra è bella e giocosa. Il visitatore può effettuare bellissime passeggiate su antichi sentieri che portano al santuario Madonna della Rosa (XIV secolo) in un incantevole percorso di querce, castagni, eriche e ginepri. Può sostare nelle "tese" e nei "roccoli" a respirare il silenzio e può cercare nelle pietre bianche dei capanni abbandonati memorie contadine di caccia e di mistero.

A metà della strada, dove la collina si fa più tonda, la "Castelveder" apre ai visitatori la sua cantina e offre vendita diretta e assaggi di vino buono per rallegrare il cuore. Sottoterra, nella grande sala degli archi importanti il "Franciacorta Castelveder" permane a lungo sui lieviti, al buio, alla temperatura costante di 12-14 gradi. Cataste e pupitres, allineate in ordine austero, conferiscono all'ambiente una sorprendente atmosfera che sembra emanare qualcosa di magico.

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