Elenco dei prodotti per Produttore RONCO CALINO
Paolo Radici ha scelto per la sua cantina un’architettura lineare. L’edificio in mattoncini, dai colori tenui, pare quasi scomparire tra i vigneti.
La grande sala dedicata all'ospitalità, affacciata sulla vigna, precede un angolo più intimo riservato alle degustazioni. Accanto al wine shop, una scala in pietra conduce alla cantina interrata.
Spazi ampi e sapore contemporaneo caratterizzano le sale ipogee. Un’area all’aperto, facilmente raggiungibile dai trattori, accoglie una pressa pneumatica da 50 quintali e un’altra da 24 quintali, che permettono diverse possibilità di frazionamento. Poco distante, la cella frigorifera ospita le uve prima della spremitura.
Un’area adiacente accoglie trenta vasche di vinificazione e affinamento in acciaio inox. Accanto, la sala dedicata ai legni con quarantasei barrique in rovere per le basi Franciacorta e diciotto per i vini rossi fermi, tutte con età e tostature differenti. Di fronte trovano spazio l'area con la linea di abbigliaggio e il magazzino.
L’ultima grande sala ospita le bottiglie in affinamento: i vetri sono accatastati su speciali falde che, favorendo la circolazione dell’aria, assicurano uno sviluppo uniforme del perlage del Franciacorta.
I grappoli raccolti a mano sono raffreddati, perché gli aromi siano freschi e durevoli. La spremitura dolce precede la vinificazione in piccole vasche d’acciaio e barrique. Dopo l’imbottigliamento primaverile inizia la lunga attesa: da Ronco Calino i Franciacorta riposano sui lieviti almeno un anno in più di quanto imposto dal Disciplinare Franciacorta, e il dosaggio zuccherino è moderato, quando non assente, perché sia la vera personalità del vino a emergere, conquistando i palati più esigenti.
I mosti destinati ai Franciacorta, pressati a 12 gradi, fermentano a 14 gradi: le temperature sono fondamentali in questa fase, basti pensare che passando da 14 a 18 gradi si perde il 70 per cento del corredo aromatico del vino.
In Ronco Calino si lavora per mini vinificazioni per valorizzare la personalità dei singoli cru. L’enologo Valenti ha escluso la trasformazione malolattica e richiede la fermentazione e l'affinamento in barrique per i mosti fiore di Chardonnay, con bâtonnage settimanali: un’attenzione che esalta la complessità dei vini base.
L'imbottigliamento delle cuvée avviene a maggio, utilizzando lieviti selezionati e zucchero di canna raffinato biologico. I vetri sostano in catasta almeno 12 mesi in più di quanto stabilito dal già severo Disciplinare Franciacorta. Il riposo post sboccatura dura 6 mesi, un anno per i Millesimati.
Ronco Calino inizia la distribuzione quando il Franciacorta è “pronto”. Talvolta annate più anziane, ma ritenute immature per la beva, sono disponibili dopo vendemmie più recenti: questo evita a ristoranti ed enoteche l’immobilizzo del prodotto e premia il degustatore, che trova nel bicchiere un Franciacorta capace di esprimere il suo pieno potenziale.
Un potenziale fatto di autenticità, riconoscibilità della varietà, pienezza e lunghezza gustativa, ma anche digeribilità dovuta alla lenta rifermentazione, all’assenza di allergeni e al basso contenuto in solfiti.