Il film Sideways ha rilanciato il Pinot nero come vitigno non omologato e non omologabile. Anche se in realtà è coltivato in molte regioni del mondo il Pinot Nero resta un’uva difficile, avara, che spesso dà vini poco concentrati, per questo resta il sogno proibito di molti vignaioli. Prodotto fin dal 1990 è il prototipo della sfida annuale a fare sempre meglio. E’ stato commercializzato solo nelle migliori annate (quelle realmente riuscite) quali sono state il 1994, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2003, 2005, 2007, 2008, 2010, 2011, 2012
UVE: Pinot Nero 100%
VIGNETI: in Franciacorta (BS) a Capriolo, località Bosco Basso, 4500 ceppi ha.
TERRENI: fluvio glaciali formatisi durante l’ultima glaciazione (wurmiana), debolmente ondulati con scheletro ghiaioso, ciottoloso, sabbioso, calcareo, moderatamente profondi con ottimo drenaggio; pietrosità localmente molto elevata. L’esposizione verso la vallata del Fiume Oglio ed i venti freschi che scendono dalla Valle Camonica garantisce un’ escursione termica tra giorno e notte ottimale per la maturazione del Pinot Nero.
PRODUZIONE: media di 4-5 tonnellate ad ettaro con una resa massima in vino del 65%.
CICLO PRODUTTIVO: macerazione a freddo per circa sette giorni seguita dalla fermentazione in tino aperto, maturazione in carati di rovere francese nuove per 18 mesi, affinamento in bottiglia almeno quattro anni.
COLORE: colore granato, dai toni scuri di amarena in confettura.
PROFUMO: frutti di bosco maturi, tabacco, spezie, la tostatura è ben compenetrata con gli aromi di frutto rosso.
SAPORE: ha corpo pieno, con rilevante struttura acida e tannini di gran finezza, ben levigati e risolti dallo scorrere del tempo, coinvolgente la chiusura nella quale si ritrovano perfettamente le note balsamiche scovate dall’olfatto.
GRADAZIONE: 13% vol.
SERVIZIO: servire a 18° C utilizzando calici ampi e ossigenando adeguatamente il vino prima del servizio.
GASTRONOMIA: risotti, carni saporite e selvaggina da pelo, da godere in meditazione con un formaggio stagionato.